Precisazioni sul ruolo delle Guide Ambientali Escursionistiche (GAE) sui sentieri montani

27 Marzo 2024

Due GAE marchigiane sono i testimoni chiave nella verifica processuale per l’enorme tragedia dell’incidente mortale del 2022 occorso al collega Accompagnatore di Media Montagna Michele Sensini durante un sopralluogo in bici lungo le Gole del Fiastrone (Macerata).

In questi giorni le GAE sono state oggetto di attacchi dell’Avvocato Pettinari, legale del sindaco di Fiastra, che non corrispondono al vero. Viene affermato, infatti, tramite stampa, in riferimento a uno dei colleghi GAE: “Lui è una guida ambientale e non una guida di media montagna, e parte del lavoro che svolge è abusivo come quello di altre guide ambientali. Alle guide ambientali per legge nazionale, ma anche per la Regione Marche, è vietato accompagnare persone sui sentieri classificati EE”.

Quanto espresso da Pettinari non corrisponde al vero: la Guida Ambientale Escursionistica (GAE) è una figura professionale del comparto del turismo, esercitata ai sensi della Legge n. 4/2013, che lavora in stretta interazione con l’ambiente naturale, accompagnando singoli o gruppi in visita in ogni tipo di ambiente (mare, collina, montagna), senza alcuna limitazione territoriale, geografica od altimetrica e senza l’uso di mezzi per la progressione alpinistica (corde, chiodi da roccia o neve, ecc.).

Le Guide associate di AIGAE (sempre in base alla L. 4/2013) sono iscritte ad una Associazione di categoria che rilascia alle guide stesse l’attestato di qualità e di qualificazione professionale con tutte le garanzie del caso. In particolare:

  • il possesso di competenze relative all’attività professionale (requisiti necessari alla partecipazione all’associazione stessa);
  • l’assicurazione di responsabilità civile specifica per attività di accompagnamento professionale;
  • l’aggiornamento professionale permanente attraverso un sistema di crediti formativi documentabile;
  • uno “sportello del consumatore” esterno e indipendente.

L’accompagnamento su sentieri per Escursionisti Esperti (EE) non è dunque esclusivo appannaggio degli Accompagnatori di Media Montagna (AMM), come sostenuto dall’Avvocato Pettinari” – dichiara il Presidente nazionale Aigae Guglielmo Ruggiero“Su questo tema si è espresso il Consiglio di Stato con il parere n. 1914/2020 che limita ogni intervento restrittivo o esclusive agli AMM.”

Citando il Consiglio di Stato, una simile prerogativa può essere prevista esclusivamente “all’esito di un procedimento adeguatamente partecipato, anche attraverso il confronto con le categorie interessate, gli ambiti territoriali e i percorsi che possono essere legittimamente riservati agli AMM rispetto a quelli per i quali possa invece essere consentita l’attività delle GAE sulla base di un’adeguata istruttoria, volta a distinguere i diversi percorsi esaminati in base alle loro oggettive caratteristiche e al tipo di impegno richiesto”.

Istruttoria per la quale abbiamo dimostrato ampia disponibilità e che ha visto finora un solo incontro presso la Regione Lombardia, senza possibilità di confronto diretto con i colleghi del Collegio Guide Alpine. E che a seguito della nostra richiesta di confrontarci sul numero ufficiale degli incidenti avvenuti in situazioni di accompagnamento professionale, non ha avuto mai alcun seguito – prosegue RuggieroPettinari cita poi l’art. 46 comma 4 bis della Legge Regionale Marche n. 6/2009 relativa a ipotizzati corsi obbligatori per la GAE per poter accompagnare sui sentieri EE – su cui siamo già intervenuti presso i legislatori regionali marchigiani evidenziando la palese illegittimità della norma che fra l’altro non è mai stato oggetto di applicazione in quanto la Regione, ad oggi, non ha mai attivato alcun corso ai sensi dell’art. 50 della predetta legge”.

“Le Guide AIGAE – conclude il Presidente Ruggiero – proprio in forza della loro preparazione, assolvono già un percorso formativo approfondito sulla sicurezza dei luoghi di montagna e la gestione delle emergenze”.